Mercato del credito e NPE: scenari attuali e prospettive future

da redicon

Il mercato del credito e il tema degli NPE (Non Performing Exposures) continuano a essere centrali nel dibattito economico e finanziario, come confermato dalla recente tavola rotonda della CreditWeek 2024. Moderato da Debora Bionda, caporedattrice di CreditNews, l’evento ha riunito esperti di spicco per discutere l’andamento del credito e il ruolo degli NPE come indicatori della salute bancaria. Tra i protagonisti: Rino Antonucci (Crédit Agricole Italia), Edoardo Lombella (Banco BPM), Fabio Panzeri (Gruppo Prelios) e Michele Thea (EY Advisory).

Un sistema bancario resiliente di fronte alle sfide globali

In un contesto macroeconomico complesso, caratterizzato da tassi d’interesse elevati, inflazione crescente e crisi geopolitiche, il sistema bancario italiano ha dimostrato una notevole capacità di adattamento. Rino Antonucci ha sottolineato come, nonostante le difficoltà, il settore abbia saputo reagire positivamente: “Abbiamo assistito a una fase di riequilibrio e normalizzazione della gestione del credito”, grazie a prevenzione e miglioramenti dei processi interni.

Questa resilienza non ha comportato una maggiore restrizione del credito, ma piuttosto una gestione più attenta delle situazioni di squilibrio. Edoardo Lombella ha evidenziato come il tasso di default sia rimasto stabilmente intorno all’1%, un dato che testimonia l’efficacia delle misure di controllo e prevenzione adottate negli ultimi anni. Tale solidità è stata favorita dall’impegno congiunto delle banche e dei regolatori, che hanno investito in strumenti digitali, formazione del personale e sistemi avanzati di monitoraggio.

Il peso economico degli NPE e il ruolo della tecnologia

Gli NPE rappresentano ancora un punto cruciale per il sistema bancario italiano, con un valore complessivo di circa 310 miliardi di euro, di cui 250 miliardi gestiti sul mercato secondario. Michele Thea ha sottolineato l’importanza di trovare un equilibrio tra venditori e acquirenti, considerando le attuali condizioni di mercato influenzate da tassi di interesse più elevati. Questo equilibrio è fondamentale per garantire stabilità e stimolare la fiducia degli investitori.

Un altro elemento chiave è il crescente utilizzo della tecnologia e del credit servicing per migliorare l’efficienza e sostenere il ruolo sociale delle banche. Antonucci ha osservato che, nonostante l’inflazione e l’aumento dei costi energetici abbiano ridotto la capacità di spesa, le famiglie italiane hanno mostrato una resilienza superiore a quella di altri paesi europei. Questo è particolarmente evidente nei mutui residenziali, dove il tasso di default non ha registrato incrementi significativi.

Le famiglie italiane, grazie a strategie di risparmio più prudenti e politiche bancarie flessibili, hanno mantenuto una gestione sostenibile del debito. Inoltre, misure di supporto temporaneo introdotte dal governo hanno contribuito a rafforzare questa resilienza, dimostrando l’importanza di una sinergia tra pubblico e privato.

Il settore immobiliare e la gestione degli stage 2

Il settore immobiliare ha giocato un ruolo determinante nel mercato del credito. Fabio Panzeri ha evidenziato come, nonostante i progressi compiuti, permangano criticità legate a strumenti come l’ecobonus, che hanno reso le banche più prudenti nella concessione di credito. Gli stage 2, pur non rappresentando un mercato autonomo, costituiscono un segmento rilevante con un valore di circa 210 miliardi di euro.

Panzeri ha inoltre proposto politiche più strutturate per sostenere il settore immobiliare, includendo incentivi per l’edilizia sostenibile e piani di rinnovamento urbano a lungo termine. Gli esperti hanno sottolineato la necessità di monitorare attentamente le esposizioni potenzialmente problematiche, sfruttando tecnologie come l’intelligenza artificiale per identificare i rischi emergenti.

Parallelamente, è necessario migliorare gli strumenti di gestione degli stage 2, favorendo maggiore trasparenza e standard condivisi. Questo approccio potrebbe facilitare la comprensione e il trattamento di queste esposizioni da parte di banche, investitori e regolatori.

Sfide e opportunità per il futuro

Guardando al futuro, il settore bancario deve affrontare diverse sfide. Tra queste, la necessità di evitare una nuova stratificazione del credito, lo sviluppo di interventi in equity e una maggiore certezza normativa, in particolare riguardo alla legge fallimentare. Tuttavia, le opportunità offerte dalla tecnologia e dall’analisi dei dati sono enormi.

Gli esperti concordano che la tecnologia rappresenti un alleato strategico per trasformare il mercato del credito. Attraverso l’innovazione tecnologica, le banche possono migliorare l’efficienza operativa, ottimizzare i processi decisionali e offrire soluzioni sempre più personalizzate ai clienti.

Un altro aspetto cruciale sarà la collaborazione tra banche e stakeholder pubblici. Progetti condivisi, come piattaforme per il monitoraggio del credito o incentivi fiscali mirati, potrebbero sostenere una crescita equilibrata e sostenibile del settore. Inoltre, programmi di educazione finanziaria potrebbero contribuire a una gestione più responsabile del credito, favorendo benefici a livello sistemico.

Infine, l’attenzione alla sostenibilità e all’inclusione finanziaria rimane una priorità per il futuro. Le banche, attraverso politiche responsabili e l’utilizzo di tecnologie innovative, possono giocare un ruolo decisivo nel promuovere un sistema finanziario più equo, accessibile e orientato al benessere collettivo.

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